Teatro

Special Diversamente '09: itervista a Gabriele Tesauri

Special Diversamente '09: itervista a Gabriele Tesauri

Intervista a Gabriele Tesauri regista di “Rusco”, Liberamente tratto da “De rurum natura” di Lucrezio Dipartimento di Salute Mentale – A.u.s.l. di Bologna Associazione Arte e Salute ONLUS – Gruppo Hera 1- Da dove deriva il bisogno di “occuparsi di temi etici”? L'etica è un tema che mi appassiona, perché, da italiano, ho sempre provato una naturale ammirazione per i furbi, per coloro che ce la fanno usando scorciatoie. E' un modello di comportamento che mi è stato proposto fin dalla mia infanzia, presentato con un accattivante processo educativo parallelo a quello proposto dalla famiglia, dalla religione e dalla scuola.Sono cresciuto, da italiano, nella schizofrenia dell'immagine pubblica che ognuno di noi dovrebbe avere (virtuosa e meritocratica) contrapposta all'imagine privata che ognuno di noi vorrebbe avere (viziosa e egotica). Raggiunta l'età della ragione, che corrisponde più o meno alla comprensione di come il nostro comportamento possa danneggiare o consolare gli altri essere umani, ho deciso di mostrare questa schizofrenia e di condividerla con gli altri. Trovandomi, da italiano, in abbondante compagnia. Soprattutto in questo periodo dove sembra essersi persa ogni traccia di solidarietà nei comportamenti tra le persone e tra le istituzioni, un periodo in cui la ragione sembra lasciare di nuovo il posto al fatalismo e l'etica rimane solo una categoria filosofica. 2- Quando e come nasce l’idea di questo spettacolo? L'idea di *Rusco *nasce nel 2006: la nostra compagnia propose al Gruppo Hera una collaborazione per produrre uno spettacolo su temi legati all'ambiente. Tra i vari spunti di riflessione quello che ci ha appassionato di più è stata l'idea del processo di riciclaggio dei rifiuti: quando un oggetto viene buttato perché non sappiamo cosa farci e occupa solo del posto, attraverso il riciclo viene trasformato in un oggetto nuovamente utile. Questa trasformazione l'abbiamo sentita naturalmente vicina alla nostra esperienza. Ricercando delle parole per creare una drammaturgia abbiamo riletto degli autori che avessero già trattato questo tema, e Lucrezio, col suo *De Rerum Natura* dove espone la teoria epicurea per cui nessuna cosa nasce dal nulla, è stato il nostro autore di riferimento, insieme al Leopardi del *Dialogo tra l'Islandese e la Natura*. Dall'incontro con questi autori e attraverso esercizi di improvvisazione che rileggessero queste tematiche con ironia, è nato *Rusco*, una commedia filosofica. 3- Com’è stata la collaborazione col gruppo Hera? Alcuni dei nostri attori si sono trasformati in reporter ed hanno visitato diversi siti di Hera, raccogliendo materiale che hanno successivamente condiviso con il resto della compagnia. La disponibilità dei funzionari e degli operatori Hera ci ha permesso di conoscere a fondo il loro modo di lavorare, per poterlo poi riprodurre sulla scena. Si è trattato quindi di una feconda collaborazione tra una grande azienda del servizio pubblico e una giovane compagnia teatrale, e visti i risultati sarebbe interessante poterla sperimentare anche con altri tipi di realtà aziendali. 4- Un tema ricorrente, anche nella scelta dell’ambientazione dello spettacolo, è quello del riciclaggio…Quanto il teatro aiuta a “riciclare” i vissuti e le esperienze di persone con disagio? L'esperienza della nostra compagnia Arte e Salute dimostra che l'attenzione e l'ascolto riducono la sofferenza delle persone. Nel nostro caso l'attenzione al talento attoriale e l'ascolto al disagio mentale, ma mi sento di dire, dopo dieci anni di lavoro con loro, che questo esperimento di eccellenza può essere replicato in qualsiasi altro settore che abbia alla base la creatività. Non è l'esperienza teatrale in sé a migliorare lo stato di salute dei nostri attori, è l'esercizio della professione di attore che li porta ad esigere un recupero di socializzazione. Grazie, Gabriele Tesauri